Progetti

Le potenzialità terapeutiche offerte dalla tecnologia REAC sono vaste e multidisciplinari e aprono prospettive completamente nuove nel mondo delle terapie avanzate. Per questo motivo è essenziale che ogni potenziale applicazione clinica della Tecnologia REAC – così come dovrebbe essere per qualsiasi nuovo strumento terapeutico, sia esso un farmaco o un dispositivo medico – sia supportata da un’adeguata ricerca di base che ne spieghi i meccanismi di azione e costituisca una prova dell’assoluta sicurezza ed efficacia del trattamento. E’ stato scientificamente dimostrato che i protocolli REAC per la medicina rigenerativa possono indurre la riprogrammazione diretta delle cellule adulte differenziate. Infatti, l’esposizione delle cellule somatiche adulte umane (in questo caso fibroblasti della pelle umana) alla Tecnologia REAC può indurre un processo di indifferenziazione delle cellule e la loro riprogrammazione verso linee cellulari di altro tipo, nel caso di questo studio verso le linee cardiache, neuronali e muscolo-scheletriche, che sono le tre principali linee di riferimento per la medicina rigenerativa. I protocolli REAC specifici per la medicina rigenerativa non richiedono l’uso di tecniche di ingegneria genetica, sono quindi non-invasivi e totalmente sicuri. Questa caratteristica permette di superare i problemi connessi all’uso di cellule staminali embrionali e trasforma in realtà terapeutica i risultati che Shinya Yamanaka, Premio Nobel 2012 per la Medicina, ha ottenuto attraverso l’uso dell’ingegneria genetica, trasformando cellule differenziate di topo in cellule staminali. Per questo motivo nel prossimo futuro i protocolli REAC di bio stimolazione potranno essere la scelta di eccellenza nella prevenzione e nel trattamento di malattie neurodegenerative (come il Parkinson e l’Alzheimer), del post ictus e di quadri clinici degenerativi di tipo post-traumatico, reumatico o legati a malattie degenerative osteo-articolari. La bio stimolazione con Tecnologia REAC è uno strumento fondamentale nella medicina anti-senescenza, poiché è in grado di riprogrammare il destino delle cellule e mantenere attivi ed efficaci, in assoluta sicurezza, i processi biologici e neurologici che gradualmente vanno in declino con l’età. La bio stimolazione con tecnologia REAC contrasta la perdita progressiva delle capacità mentali e motorie e il deterioramento delle funzioni di tutti i sistemi dell’organismo. Prevenire le malattie psico-fisiche e degenerative legate all’invecchiamento permette di aumentare le aspettative di durata e qualità di vita: vivere più a lungo invecchiando in salute. La tecnologia REAC espande e rivoluziona il concetto di riabilitazione avanzata, non solo ripristinando le funzioni alterate, ma anche determinando l’ottimizzazione sinergica di tutte le funzioni dell’organismo, per un reale miglioramento della qualità della vita. Rinaldi e Fontani credono fermamente – e questa convinzione, questo sentimento, questo concetto sono alla base della Fondazione Rinaldi Fontani – che la missione della medicina sia ricercare una migliore qualità della vita e fare ogni sforzo affinché i risultati della ricerca scientifica e della pratica clinica siano accessibili a tutti e la salute ed il benessere siano non un privilegio di pochi, ma un vero e proprio diritto per tutti. La ricerca sulle possibili applicazioni della tecnologia REAC ha un grande valore sociale, così come grande è l’impatto potenziale della tecnologia REAC sul benessere sociale e la salute pubblica, nella prevenzione e nel trattamento di condizioni patologiche specifiche. La tecnologia REAC è sicura, indolore, non invasiva e assolutamente priva di effetti collaterali, viene effettuata con protocolli standardizzati ed è facile da usare e da trasportare. I suoi costi di esercizio sono molto bassi e bassi sono anche gli investimenti necessari per avviare strutture cliniche per l’applicazione dei protocolli terapeutici con tecnologia REAC, sia nel settore della sanità pubblica che nel settore privato. Le applicazioni della tecnologia REAC – sia quelle conosciute, sia quelle ancora da esplorare – consentiranno al sistema sanitario di risparmiare risorse, poiché i protocolli REAC sono in grado di ridurre i tempi di recupero e di facilitare un processo di invecchiamento in salute ed autosufficienza, grazie a migliori strategie per la prevenzione delle malattie e a più efficaci trattamenti di riabilitazione. Sulla base di questi presupposti, la Fondazione Rinaldi Fontani, in collaborazione con gli istituti di ricerca e le università con le quali ha già da anni stabilito una cooperazione fruttuosa, ha selezionato le aree di ricerca in cui i risultati degli studi preliminari sono più promettenti e ha progettato alcuni studi di ricerca destinati ad avere un impatto importante sul benessere sociale e sulla salute pubblica.